martedì 12 novembre 2013

Le prèle, frutti ...

Le prèle sono frutti di antichissima tradizione dei nostri luoghi. Introdotte, come da secoli tramandato e assai probabile, dai frati benedettini di Montelungo, sono state fino agli anni del dopoguerra alimenti essenziali nelle famiglie (soprattutto povere) dei nostri paesi. Questi frutti del prèlo, una varietà di pero di alta produttività e bisognoso di pochissime cure per non dire nessuna, sono stati utilizzati cotti in acqua (lessati), tante volte insieme alle castagne e alle patate (quelle piccole) e hanno costituito il cibo serale o mattutino per tanta gente. Molto resistenti alle intemperie e al freddo, le prèle si mantengono per tutto l' inverno senza problemi. Piuttosto dure quando fresche sono particolarmente dolci e prelibate quando cotte.
A Montelungo esiste una località denominata Il prèlo.
Le foto che seguono vi mostrano le prèle sulla pianta e in tavola cotte da mia cugina Tina. Mio zio Marino, dell' età veneranda di 93 anni, ne aveva portato due piantine da Montelungo tanti anni fa. Quando le trapiantò si lasciò scappare questa espressione:
"Oltre ad essere buone le prèle potrebbero tornare ancora comode. Non si sa mai cosa può succedere ...".
Sagge parole!


2 commenti:

  1. A Parma sono chiamate 'I Per Nobil'…..molto buone cotte. Ciao e buona serata.

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  2. Sembrano in tutto e per tutto le pere volpine (in Romagna)

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