giovedì 31 gennaio 2013

Foto del falò

Un falò spettacolare in una scenografia vera, che la luce e il calore hanno reso quasi surreale. Una serata serena e senza vento ha contribuito a riunire una folla 'quasi immensa', considerando le dimensioni della nostra città.Ecco alcune foto:




Tra non molto ...

Tra non molto scenderò a Pontremoli per seguire il falò di San Geminiano di cui al ritorno vi darò testimonianza con foto sul blog. Per chi non lo sapesse dirò che lo spettacolo si svolgerà nel greto del Verde in prossimità del ponte della Cresa. A più tardi, dunque.

mercoledì 30 gennaio 2013

La disfida dei falò

A Pontremoli da tempi lontani si svolge una disfida particolare tra due antichi rioni della zona storica dominata dal castello del Piagnaro. E' la disfida dei falò che vede rivali accaniti gli abitanti di San Nicolò e quelli di San Geminiano. L'arma con cui si contendono la vittoria sul campo è un bel falò; la cornice è costituita da un pienone di gente ammassata tutt' intorno l' enorme pira a godere dello spettacolo prodotto dalla fiamma alta e durevole. E' proprio dalla consistenza di questi due elementi che viene decretata la vittoria o la sconfitta. Lo sfottimento della tifoseria di una parte contro l'altra è inimmaginabile e acuisce la lotta.
" Lò ... lò ... lò, evviva San ... (o abbasso San ... )" è il ritornello a più voci che accompagna i due avvenimenti che si svolgono la sera del 17 gennaio per San Nicolò sul fiume Magra e il 31 gennaio per San Geminiano sul fiume Verde. Non sto a raccontare il gran lavoro e tutta l' organizzazione che ci sono dietro ciascuna manifestazione; non vi dico neppure con quanta meticolosità viene scelto nel bosco il combustibile (arbusti super adatti all' uopo, per primi i rami di erica arborea); non sto neanche a dirvi con quanta cura e perizia viene innalzata la pira e quante persone vi lavorano intorno.
Ah ... questa, però, ve la dico. La notte antecedente l'accensione del gran falò che illuminerà tutta la città vengono fatti diversi turni di attenta sorveglianza affinchè il nemico non appicchi, come qualche volta è successo, il fuoco anzitempo. Questa sarebbe la sconfitta più atroce da sopportare.

martedì 29 gennaio 2013

Appena il tempo ...

Appena il tempo volge al bello, con temperature in rialzo e un pò di sole a riscaldarci, anche i paesi che non hanno più molti abitanti sembrano rianimarsi. Un pò tutti riprendono vigore. C'è chi prova a dare una prima sistematina all'orto, chi comincia a potare qualche vite nel filare; chi è impegnato con le motoseghe a far la legna nel bosco. Ci sono anche alcuni vecchi con vicino un parente o la badante che finalmente escono di casa e, seppure tremolanti, vanno a prendersi un "briso di sole quotidiano" ... Un pò come succede con il pane. Tutto questo fino a quando va sotto il sole. Allora tutti si rintanano di nuovo in casa a scaldarsi alla stufa e a guardare la solita tv.

lunedì 28 gennaio 2013

Neve fresca

E' tornato a nevicare su tutto l'arco del nostro Appennino, ma non a quote collinari sul versante lunigianese. Più intensa e a quote di pianura le neve fresca che è caduta dalla parte emiliana.


sabato 26 gennaio 2013

Freddo e ...

Freddo e sole, una leggera tramontana e cieli limpidi hanno caratterizzato la giornata odierna.

venerdì 25 gennaio 2013

Terremoto ...

Solo paura! Così sembra finora la conseguenza maggiore del terremoto di oggi pomeriggio; per fortuna!
Ma non sono pochi coloro che ricordano quanto i loro genitori o nonni  hanno tramandato sul terremoto che colpì la terra di Garfagnana e la nostra terra limitrofa di Lunigiana nel 1920.
" Verso sera ci fu una scossa forte ... e solo pochi coraggiosi andarono a letto; i più preferirono dormire all'aperto e nei pagliai (era settembre). Alle prime luci dell'alba, non essendo accaduto nulla, molti tornarono in casa e a letto. Fu per questo che ci furono vittime ... e infiniti danni ... quando le case si aprirono e ... crollarono per terra". Ma erano le case di allora. Poi " furono rifatte dal terremoto ... e sono ancora riconoscibili perché listate di una doppia fila di  mattoni pieni ogni metro ... metro e venti". (Dalle memorie dei nostri vecchi, 'Biblioteca vivente del nostro Appennino').

Scossa di terremoto

La scossa di terremoto, un po' prima delle ore 16, è stata avvertita nitidamente su tutto il nostro Appennino. Oltre l' ondulazione dei lampadari si sono anche aperti gli sportelli dei mobili. Parecchie persone sono uscite sulla strada.

giovedì 24 gennaio 2013

L'Alta Magriola

Le foto panoramiche che seguono vi faranno conoscere meglio la parte alta della Valle del Magriola.


 Da sinistra vedete il monte Giogallo con alle spalle il Molinatico e sulla destra il monte Pelata con la sua forma conica. La linea che corre tra questi due monti segna il confine tra la Toscana e l'Emilia. Il Magriola prende il suo nome alla confluenza del Canale del Vezzano originato alle Tre Fontane sulla pendice del Molinatico e del Canale dell'Acqua Nera originato dalla Fontana omonima sulla pendice della Pelata. (Concedetemi di dire che insieme al Giogallo sono posti stupendi).
I primi centri abitati, scendendo verso valle sono: sulla sponda sinistra Montelungo Superiore e Montelungo Inferiore; sulla sponda destra Succisa Pollina.
Montelungo Superiore e, sotto, Inferiore

Il primo nucleo abitato che si incontra sulla sponda destra è Casa Gagio (o Gaggio), nome di origine longobarda che significa bosco.
Questo storico piccolo agglomerato è dirimpettaio di Montelungo e costituisce una specie di avamposto settentrionale di Pollina.

mercoledì 23 gennaio 2013

Anziani sì, ma ...

Anziani sì, ma mica rintronati! Nei nostri piccoli paesi, dove le attività economiche sono state demolite dall' insostenibilità fiscale, dove i giovani sono partiti per lavorare in altri lidi, dove quelli rimasti fanno parecchi sacrifici per resistere in loco e non trasferirsi altrove (tra l'altro sempre più difficile), dove altri ancora, pochi nel numero ma molti in percentuale, cercano di sbarcare il lunario con l'aiuto dei più grandi di loro; dicevo che in uno degli esercizi pubblici per il momento sopravvissuto alla rovina generale alcuni vecchi che hanno trascorso il pomeriggio in compagnia facendo una partita alle carte e leggendo riga per riga i giornali, appena metto i piedi dentro mi dicono: "Ladri! Si mangiano i nostri pochi soldi per vivere da nababbi! Senza vergogna ... sono!".
A me che cerco di capire a chi stiano facendo riferimento, senza alcun indugio spiegano: "C'è scritto nei giornali, non lo vedi? E lo dicono anche in quella cosa là (internet), che come dicono i ragazzi arriva in tutto il mondo. Ci vedi ... o sei cieco come una tupara?".

martedì 22 gennaio 2013

Mignegno ...

Mignegno, dall' antico Buniengo o, secondo reperti documentali di recente scoperta e citazione, da Sancte Mignegni, è un sobborgo a nord di Pontremoli alla confluenza del Magra e del Magriola (sarebbe più corretto dire la Magra e la Magriola, ma ormai domina la dizione corrente), primo e molto importante suo affluente di destra. Mignegno ha vissuto molte vicende storiche legate alla città e ai valichi appenninici di cui è il naturale ingresso. La sua chiesa intitolata a S. Maria Assunta è tra le prime, insieme a poche altre in Alta Lunigiana, ad essere citata in documenti ufficiali (1187).
A Mignegno e alla sua gente sono rimasto affezionato dagli anni della mia adolescenza; alcuni fondamentali anni delle mie fatiche scolastiche.
Di questo bel paese vi mostro delle foto fresche di questa mattina e di qualche sera fa.

A Verbiola, sopra Mignegno nella Valle del Magriola, c'è chi ancora alleva questi bellissimi animali.

lunedì 21 gennaio 2013

Notizia sportiva

Il Vallicisa (lo scrivo per i tanti appassionati che tifano per la squadra e possono non esserne ancora informati) ha perso, ieri, 3 a 2 con l'Atletico Carrara. La sconfitta la porta ora al secondo posto della classifica guidata dal Poveromo. Dunque, tutto da giocare ... e da vincere ... anche con un po' di sveglia generale. Si riprenderà alla svelta, ne sono sicuro, ... soprattutto perché se andremo allo stadio anche noi contribuiremo al buon risultato della prossima partita.
Avanti, allora, con determinazione, preparazione atletica: fisica e psicologica, e la performance solita ... con un po' di c... 

domenica 20 gennaio 2013

Il vetroghiaccio ...

Il vetroghiaccio (o galaverna) ha colpito nella notte e nella prima mattina molte zone del nostro Appennino. Da Grondola salendo verso il Brattello e in buona parte della Valle del Verde se ne sono viste le conseguenze: strade ghiacciate, molto pericolose e intransitabili per le numerosissime piante divelte e spezzate; cavi elettrici spezzati e corrente elettrica saltata.
Le foto ve ne danno una minima idea; Incuriosito da quanto riferitomi dall'amico diacono Marzio Cherbi , dopo le 13 mi sono recato sul posto, ma subito poco dopo Grondola è stato quasi impossibile proseguire.
Ho approfittato per fare alcune foto dall'interno dello storico paese e ve ne mostro qualcuna.