L’UTOPIA REALE
Ritorno sempre molto
volentieri nel mio paese d’origine e quando non lo
posso fare fisicamente, lo
vivo nell’immaginario.
Ripercorro così le strade del
mio paese,entro nelle stanze della mia bella
e vecchia casa,rivedo i gesti
dei miei nonni, le loro fatiche, i loro volti con-
sumati dal tempo e dal sole, sento
l’odore degli animali ed il profumo dei
funghi. L’emigrazione ha
profondamente segnato la nostra regione ed i
suoi figli, nelle nuove
destinazioni, hanno sempre cercato di dare il meglio
di se’, non risparmiandosi
mai.
Hanno fortemente voluto e
perseguito l’evoluzione culturale e sociale.
Questa storia, fin troppo
amara, la conosciamo bene, ma ora credo siano
emerse le condizioni affinché
questo fenomeno sociale possa essere argi-
nato per poi tentare di
invertirlo. Esse riguardano per esempio la creazione
e lo sviluppo delle nuove
industrie basate sulle energie verdi, la scadente
qualita’ della vita offerta
oggi dai grandi e medi centri urbani, le professio-
nalita’spesso elevate, le
esperienze acquisite in molti settori dell’economia
in Italia ed all’estero. Non
e’ giusto vivere di soli ricordi,di antichi sapori,
di belle sagre estive ma
occorre tendere al futuro. Illuminati saranno quegli
amministratori della cosa
pubblica che riusciranno a conciliare queste ed
altre possibilità di sviluppo
sinergicamente, rinunciando ad ogni tipo di rivalita’
e concorrenza e ponendosi
come unico fine il bene delle popo-
lazioni e del territorio.
A tutte queste persone
desidero ricordare che il nuovo e’ arrivato, che è
pronto a dare nuovo benessere
se opportunamente impiegato.Voglio al-
tresì ricordare le parole del
barone valdostano Marcel Bich, secondo il
quale la gente di montagna si
adatta meglio al nuovo, per merito della sua
grande versatilità creata
dalle più diverse necessità ambientali.
FABIO TONELLI
FABIO TONELLI
caro amico,stupenda questa lettera,mi sembra la lettera di un figlio abbastanza grande che scrive al padre,raccontandogli ,facendo considerazioni di cose passate e future,tutte unite ad un senso di amore grande per la vita!!!stupenda ciao by bruno
RispondiEliminaGrazie Bruno spero che il senso sia compreso anche da molti altri. Fabio Tonelli
EliminaLa gente di montagna ha un altra pregio; vivendo in un ambiente faticoso e difficile, è più "allenata" a sopportare i sacrifici e le avversità della vita!
RispondiEliminaCaro GIno sono d'accordo, ed io che ho scelto questa vita nell'illusione di trovare tutta gente buona devo ricredermi con una mia personale massima " tutti i nodi vengono al pettine" una persona veramente ricca é ricca dentro ha una parola che vale piú di una carta scritta, "pensi di avere tanto ma se ti guardi allo specchio non sei niente (chi vuol capire capisca)
RispondiEliminaUn abbraccio grande anche a nonno Ezio....
(Lina)