lunedì 3 febbraio 2014

Una voce da lontano

Questa sera metto nel post una riflessione interessante che l' amico Fabio Tonelli, figlio di Succisani emigrati a suo tempo nella Capitale dove vive, mi ha inviato manifestando il suo piacere di farla conoscere al pubblico che segue questo blog. Ed io lo accontento volentieri.

L’UTOPIA REALE 
Ritorno sempre molto volentieri nel mio paese d’origine e quando non lo
posso fare fisicamente, lo vivo nell’immaginario.
Ripercorro così le strade del mio paese,entro nelle stanze della mia bella
e vecchia casa,rivedo i gesti dei miei nonni, le loro fatiche, i loro volti con-
sumati dal tempo e dal sole, sento l’odore degli animali ed il profumo dei
funghi. L’emigrazione ha profondamente segnato la nostra regione ed i
suoi figli, nelle nuove destinazioni, hanno sempre cercato di dare il meglio
di se’, non risparmiandosi mai.
Hanno fortemente voluto e perseguito l’evoluzione culturale e sociale.
Questa storia, fin troppo amara, la conosciamo bene, ma ora credo siano
emerse le condizioni affinché questo fenomeno sociale possa essere argi-
nato per poi tentare di invertirlo. Esse riguardano per esempio la creazione
e lo sviluppo delle nuove industrie basate sulle energie verdi, la scadente
qualita’ della vita offerta oggi dai grandi e medi centri urbani, le professio-
nalita’spesso elevate, le esperienze acquisite in molti settori dell’economia
in Italia ed all’estero. Non e’ giusto vivere di soli ricordi,di antichi sapori,
di belle sagre estive ma occorre tendere al futuro. Illuminati saranno quegli
amministratori della cosa pubblica che riusciranno a conciliare queste ed
altre possibilità di sviluppo sinergicamente, rinunciando ad ogni tipo di rivalita’ 
e concorrenza e ponendosi come unico fine il bene delle popo-
lazioni e del territorio.
A tutte queste persone desidero ricordare che il nuovo e’ arrivato, che è
pronto a dare nuovo benessere se opportunamente impiegato.Voglio al-
tresì ricordare le parole del barone valdostano Marcel Bich, secondo il
quale la gente di montagna si adatta meglio al nuovo, per merito della sua
grande versatilità creata dalle più diverse necessità ambientali.
FABIO TONELLI

4 commenti:

  1. caro amico,stupenda questa lettera,mi sembra la lettera di un figlio abbastanza grande che scrive al padre,raccontandogli ,facendo considerazioni di cose passate e future,tutte unite ad un senso di amore grande per la vita!!!stupenda ciao by bruno

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    1. Grazie Bruno spero che il senso sia compreso anche da molti altri. Fabio Tonelli

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  2. La gente di montagna ha un altra pregio; vivendo in un ambiente faticoso e difficile, è più "allenata" a sopportare i sacrifici e le avversità della vita!

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  3. Caro GIno sono d'accordo, ed io che ho scelto questa vita nell'illusione di trovare tutta gente buona devo ricredermi con una mia personale massima " tutti i nodi vengono al pettine" una persona veramente ricca é ricca dentro ha una parola che vale piú di una carta scritta, "pensi di avere tanto ma se ti guardi allo specchio non sei niente (chi vuol capire capisca)

    Un abbraccio grande anche a nonno Ezio....
    (Lina)

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