giovedì 14 marzo 2013

Dai boschi al paese

Scendendo dai boschi al paese, che potremmo considerare, almeno da noi, una grande famiglia, ci si ferma a chiacchierare il più delle volte del più e del meno, ma oggi i discorsi prendono subito "il sentiero" che porta a Papa Francesco o all' incertezza per il nuovo Governo.
Non si creda che i nostri paesani, perlopiù anziani, vivano fuori del mondo o addirittura in un altro pianeta! Non è assolutamente così! Sono molto istruiti dalla  "scuola di una volta" e dall' esperienza di vita. Sono aggiornati dai media televisivi e cartacei e "hanno anche il tempo di ragionare".
Ecco perché qualcuno s'è lasciato andare a riflessioni, o proverbi, che avevo sentito anche quando eravamo bambini o ragazzi (e che non sono certo una novità, ma dicono comunque una verità) del tipo: "Chi lo dice lo è" ... " Chi la fa l' aspetti" ... " Chi di spada ferisce, di spada perisce" ... "Chi è senza peccato scagli la prima pietra", e così via.
Però, alcune persone istruite in pensione hanno suggerito di rileggere " L' estremismo, malattia infantile del comunismo, di Lenin" e di riguardare "la storia degli anni della rivoluzione francese, dei giacobini e della fine violenta che hanno fatto".
Io, intanto, vi propongo qualche foto d' un mondo che fu e che qualcuno "non esclude ci si possa tornare, ahimè".


   

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