sabato 2 febbraio 2013

Promesse di campagna ...

Nella campagna elettorale, lo si sa, le promesse si sprecano. Non ci si meravigli di ciò, è così ... ed è sempre stato così. Si riesce a promettere mare e monti, a seconda degli elettori ai quali ci si rivolge. Se di montagna, ecco pronta la promessa del mare a portata di mano, se di mare, ecco pronte a due passi le montagne. Nel dopoguerra, quando i candidati si rivolgevano direttamente agli elettori facendo comizi nelle piazze tra la gente, viene ricordato come vari " pezzi grossi" illustrassero i loro programmi e quelli dei loro partiti anche nelle piazzuole o nelle osterie dei nostri paesi.
"Ogni voto, anche un solo voto è utile per vincere!" era uno degli slogan della propaganda. E, dunque, siccome nei nostri paesi di montagna ancora c'era tanta gente che ovviamente poteva votare per l'uno o per l'altro veniva messo in atto ogni strumento di persuasione per convincere i votanti a mettere la croce sul nome e sul simbolo che interessava. Il primo mezzo di convincimento era la promessa che ... si sarebbe fatto ... questo, quest'altro e anche quello ... se necessario.
In un paese aggrappato ai fianchi del nostro Appennino, un candidato, al popolo elettorale che lo ascoltava attento, promise:
"Vi faremo la scuola ... per i vostri figli! Siete contenti?".
All'accenno di consenso dei presenti, continuò:
"Vi faremo nuove stalle per i vostri animali! ..."
"Vi daremo incentivi per la legna da bruciare ...".
Incoraggiato dal "bravo, era ora!" che gli veniva dal consesso popolare, si lasciò andare alla solenne promessa:
"Vi faremo anche una strada nuova per poterci passeggiare!". E sentendosi approvato soprattutto dai giovani, affermò solennemente:
"Vi faremo il ponte ...!".
All'osservazione di un vecchio che annotò: "A dir la verità ...noi non abbiamo un fiume ... e neppure un canale!", ribatté con grande decisione:
" Bene, Vi faremo anche il fiume ...!"

Da "Memorie dei nostri vecchi ... montanari", di G. M.

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