mercoledì 27 febbraio 2013

"Da tromboni a ... trombati"

"Da tromboni ... a trombati! " era l'espressione più diffusa e accompagnata da una specie di sorriso o di ghigno trattenuto (ma, se volete, dite pure sgangherato), che correva nelle bocche di tanti cittadini tra le bancarelle del mercato. Il riferimento era a riguardo dei volti e dei nomi che ognuno leggeva (qualcuno era anche accigliato, confuso e apparentemente addolorato) sulle pagine dei più svariati quotidiani nazionali. Timidamente qualcuno osava dire: "Spirito missionario e (con gran fatica)... da ammirare!); qualcun altro, più apertamente e ad alta voce: "Presuntuosi!" ... "Arroganti!" ... "Superbi! ... Vi sta bene. Adesso andate tutti a lavorare ... o a quel paese ...".
N. B.Annotazioni di un modesto cronista del nostro Appennino

1 commento:

  1. Però il "trombone" per eccellenza è ancora li
    siamo un paese senza futuro dovrebbero toglierci il diritto di voto (conquistato con sacrifici e con tanti morti) per "INCAPACITA' DI INTENDERE E DI VOLERE"

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