lunedì 8 ottobre 2012

Uno sguardo attento

Chi ha frequentato e ancora frequenta i boschi del nostro Appennino, se ha girato lo sguardo dal basso verso l'alto, dovrebbe essersi accorto di un fatto molto importante: l' estrema scarsità di ricci sui castagni. Al contrario di un sottobosco ricco di molteplici varietà di funghi (ma pochissimi galletti e alcune altre specie) i castagni, sia gli innestati, sia i selvatici sono quasi spogli dei loro frutti. E' probabile che l'attacco invasivo del cinipide galligeno, nonostante i castagni abbiano risposto con efficacia per loro conto, e insieme la lunga siccità estiva abbiano giocato un ruolo molto negativo tanto sulla fioritura quanto sulla formazione e il mantenimento dei frutti. Gli apicoltori sono stati i primi ad accorgersene, ora se ne stanno accorgendo tutti. Per fortuna l'alimentazione quotidiana non è più basata sulle castagne e i derivati come accadeva una volta; sarebbe stato davvero un grande disastro.

1 commento:

  1. il cinipide ha attaccato in maniera pesante i boschi lunigianesi ma stranamente ad esempio a Corchia e in valla manubiola, cioè nel versante emiliano no...domenica ero lì e per terra vi erano migliaia di castagne ma anche marroni caduti a cusa del vento...tanti funghi ma non mangerecci..che il prelievo dei Boletus sia stato eccessivo negli altri anni??
    saluti
    ale francigeno

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