In questi giorni c' è molto fermento in tante parti del nostro Appennino sul grave problema che da più di un decennio affligge il suo patrimonio identitario: il castagno. Come già ho detto in altre parti del blog, questa pianta che per secoli è stata una sorgente di vita della popolazione e ancora può essere fonte concreta di ripresa economica è venuta a trovarsi in un grave pericolo, addirittura per la sua stessa sopravvivenza. Non sto a ripetervi quanto già conoscete e in parte ho detto, oggi voglio solo dire che si sta creando un grande movimento, degno di ammirazione, nella popolazione e nelle sue varie organizzazioni per la tutela e la salvaguardia dell' albero del pane. Poichè ci siamo fatti promotori della difesa del nostro simbolo identitario, posso dirvi che molte sono le adesioni che sopraggiungono e manifestano voglia concreta di agire, grande sensibilità per la natura, forte attaccamento e amore per la nostra terra.
Motivi di speranza, questi ... soprattutto se misurati con la quasi indifferenza di molti organi ed enti istituzionali in "tutt' altre faccende affacendati"
P.S. Per maggiori informazioni andate sul sito di Succisa.
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