In questi giorni davvero sembra che il tempo manchi. Eppure l' alba giunge sempre un po' più presto e la notte sempre un po' più tardi. Tante cose, piccole o appena più grandi, si mescolano chiamando in causa noi stessi e gli altri quasi a sormontarsi. Sono impegni individuali o sociali, obbligati già da tempo o sopraggiunti casualmente; attività consone alle mani e ai piedi e anche alla mente.
"Meglio così" mi ha detto mia zia che tra poco compirà 98 anni, "in questo modo la ruggine non ha il tempo di formarsi!". E tenuto conto delle sue capacità razionali e dei suoi inossidabili sentimenti ci sarebbe molto da sperare. Ma per noi non sarà così. Lei appartiene a quella categoria umana che un famoso neurologo dell'Università di Parma paragonava alle "querce secolari che erano cresciute nei Tornanti di Piantogna".
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