Viaggiando si possono imparare tante cose e vedere come vanno le cose oggigiorno. Sempre che si sia sostenuti dalla necessaria curiosità e si abbia la voglia di guardarsi intorno. Io sono montanaro e camminando spesso in mezzo ai boschi o nei campi abbandonati, nei prati rivoltati dai cinghiali, in vecchie mulattiere lastricate, contornate da muri a secco, in sentieri in cui sono passato a dir poco mille volte nell'infanzia o in gioventù e di cui avevo e ancora ho impresso nella memoria la forma di un sasso o una radice storta, provo sempre un fascino profondo, un sentimento di ammirazione per i nostri avi, per le fatiche immani, per la fede che li ha sostenuti. "Qui in questo campo, circondato da questi muri per salvare il raccolto, ci seminavano la segale, l'orzo o le patate ... Nei momenti duri si toglievano la fame ... e ne davano pure a quelli che abitavano in città". Quante volte mia madre, i vecchi cari amici del paese me l'hanno detto! "In tempo di guerra hanno salvato noi e quelli della Valle!".
Ora si percorrono chilometri e chilometri tanto in Lunigiana come in vaste zone della Pianura senza vedere un campo coltivato. Anche in molte zone dove numerose erano le stalle, i caseifici e gli allevamenti di maiali pare esserci il deserto. Che sia questo il progresso!
Caro amico Gino,ora ti devo contradire perchè se te vieni dalle mie parti da livorno verso grosseto
RispondiEliminao verso il pisano ti posso assicurare i campi solo tutti lavorati di ogni ben di Dio dai vigneti
oliveti ed ortaggi di ogni genere è difficile trovare campi abbandonati,;E chiero che l agricoltura non è intesa come quella di prima con le mucche o gli asini ora è tutta un altra cosa,era bello quello di prima o di ora quella è un altra cosa.Ci sarebbe da parlare per un giorno intero,ma non mancherà il momento,a presto speriamo presto by bruno