E' arrivato. Anche sul nostro Appennino le temperature sono salite oltre i 30 gradi. L' abbondante vegetazione ne ha mitigato l' impatto e nessuno (da quello che ho sentito in giro) si è lamentato. D' altro canto fino a tre giorni fa era piuttosto fresco che caldo. Lo attesta, ad esempio, anche il fatto che le api non hanno prodotto miele di acacia, e non perché non ci sia stata fioritura, ma perché le basse temperature notturne non hanno consentito la produzione di nettare.
Che invece si sta attraversando una fase tipicamente estiva lo si capisce dall' improvvisa esplosione di insetti. I moscerini stanno crescendo in modo esponenziale e la loro sfacciata aggressività diventa rischiosa per chi va nei campi. Gonfiori e pruriti sono all' ordine del giorno. La mattina prima del levar del sole e la sera dopo il tramonto i momenti più pericolosi.
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