Blizzard
E’ la tempesta
estrema
o forse l’illusione.
Giunge come
un barbaro dal
nord
alla conquista
di una nuova
terra.
Sferza i crinali
le pianure le
valli
e le loro
creature,
ferisce le
guance
ed ogni arto
portandovi dolore.
E’ il ritornello
della neve
ormai passata
che riviene.
Solleva la tormenta
e la sospinge
in ogni dove:
nelle fessure
della terra
negli angoli
nascosti delle
case
nei crocicchi
delle vie
nei vicoli dei
borghi
in ogni
casolare.
O in quelli
meno in vista
che stanno
dentro il cuore.
Blizzard
accumula la neve
e ne fa dune,
la ritoglie
e la solleva.
Pare divertirsi
in un vortice
nebbioso che acceca.
A mezzogiorno
concede di
vedere
in trasparenza
anche il sole.
A mezzanotte
le tenebre si avvolgono
a spirale col
sibilo
del vento che le
scuote.
E’ il brivido
del gelo
che entra nelle membra
e sfianca
ogni creatura
che vive sulla
terra
e ci si nutre.
Poi concede
una tregua
o una parvenza
e di nuovo assale
con improvvisa
violenza … inusuale.
Blizzard
è un morbo acuto
che morde e incalza
violento
aggressivo
tempestoso …
che ci vuole
demolire.
Ma ogni volta
che sta per
sopraffarci
qualcosa in noi
ormai esausti
si scuote e si
ribella
spingendoci alla
sfida.
Si comincia
allora
come tante altre
volte
a ritrovare la
forza
di lottare per
la vita.
Inedita in Nuova raccolta di poesie di Gino Monacchia
Inedita in Nuova raccolta di poesie di Gino Monacchia
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