Tornando a Succisa dalla strada di Grondola ho incontrato l' amico Angelo proprio al bivio di Cà d' Burica. Dopo uno scambio di saluti sono andato con lui a vedere il campo che con grande passione e bravura coltiva in quella zona. Successivamente, spinto dalla mia solita curiosità verso il mondo del passato, sono tornato a dare un' occhiata all' antico casolare, abbandonato in seguito a un lento ma costante movimento franoso che nei decenni l' ha perseguitato. Il fabbricato, come vedrete dalla foto, è ancora in piedi, seppure assai inclinato, "seduto a sdraio".
La Cà d' Burica si piega, ma non crolla.
Il grano saraceno di Angelo in fiore ... Un' assoluta novità per i nostri luoghi.
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