Alcuni si chiedono se i tempi che stiamo vivendo siano quelli del cambiamento. Oggi pomeriggio in quel di Pontremoli l' espressione che era un po' sulla bocca di tutti coloro con i quali mi sono incontrato era la seguente: "Intanto un papa ce l' abbiamo! ...". Qualcuno, allargando lo sguardo sull' altra sponda del Tevere, sembrava meno ottimista lasciandosi scappare un "vedremo..." insieme a una strana smorfia. Un paesano, rientrato dall' Inghilterra, invitava tutti a scommettere sul tempo. E a un anziano che gli diceva: "Toh, non lo vedi? Oggi c' è il sole che splende nel cielo!" ha fatto capire che non intendeva quel tempo, ma quello del Parlamento italiano.
venerdì 15 marzo 2013
giovedì 14 marzo 2013
Dai boschi al paese
Scendendo dai boschi al paese, che potremmo considerare, almeno da noi, una grande famiglia, ci si ferma a chiacchierare il più delle volte del più e del meno, ma oggi i discorsi prendono subito "il sentiero" che porta a Papa Francesco o all' incertezza per il nuovo Governo.
Non si creda che i nostri paesani, perlopiù anziani, vivano fuori del mondo o addirittura in un altro pianeta! Non è assolutamente così! Sono molto istruiti dalla "scuola di una volta" e dall' esperienza di vita. Sono aggiornati dai media televisivi e cartacei e "hanno anche il tempo di ragionare".
Ecco perché qualcuno s'è lasciato andare a riflessioni, o proverbi, che avevo sentito anche quando eravamo bambini o ragazzi (e che non sono certo una novità, ma dicono comunque una verità) del tipo: "Chi lo dice lo è" ... " Chi la fa l' aspetti" ... " Chi di spada ferisce, di spada perisce" ... "Chi è senza peccato scagli la prima pietra", e così via.
Però, alcune persone istruite in pensione hanno suggerito di rileggere " L' estremismo, malattia infantile del comunismo, di Lenin" e di riguardare "la storia degli anni della rivoluzione francese, dei giacobini e della fine violenta che hanno fatto".
Io, intanto, vi propongo qualche foto d' un mondo che fu e che qualcuno "non esclude ci si possa tornare, ahimè".
Non si creda che i nostri paesani, perlopiù anziani, vivano fuori del mondo o addirittura in un altro pianeta! Non è assolutamente così! Sono molto istruiti dalla "scuola di una volta" e dall' esperienza di vita. Sono aggiornati dai media televisivi e cartacei e "hanno anche il tempo di ragionare".
Ecco perché qualcuno s'è lasciato andare a riflessioni, o proverbi, che avevo sentito anche quando eravamo bambini o ragazzi (e che non sono certo una novità, ma dicono comunque una verità) del tipo: "Chi lo dice lo è" ... " Chi la fa l' aspetti" ... " Chi di spada ferisce, di spada perisce" ... "Chi è senza peccato scagli la prima pietra", e così via.
Però, alcune persone istruite in pensione hanno suggerito di rileggere " L' estremismo, malattia infantile del comunismo, di Lenin" e di riguardare "la storia degli anni della rivoluzione francese, dei giacobini e della fine violenta che hanno fatto".
Io, intanto, vi propongo qualche foto d' un mondo che fu e che qualcuno "non esclude ci si possa tornare, ahimè".
Minima speranza
Non sempre tutte le cose vanno come tanti che rappresentano il sapere ufficiale pensano e, detto tra noi, c' è da aggiungere "meno male!" ... o "per fortuna!". Ma molte seguono un disegno a noi nascosto, che guida, però, la storia del mondo.
Se l' elezione del nuovo Papa Francesco alimenta nei cattolici credenti, ma anche in altri grande fiducia per l' avvenire della Chiesa e dell' Umanità, da molti italiani si nutre una minima speranza che negli Eletti al NuovoParlamento scenda non dico lo Spirito Santo (sarebbe l' impossibile) ... ma almeno un po' di buon senso ... senza abbandonarsi allo "spirito di vendetta e di assoluta contrarietà ... e di altezzosa superbia".
Ma non sarà così.
Intanto, tra una pioggerella e un rasserenamento vi lascio e vado a far legna.
A risentirci presto.
Se l' elezione del nuovo Papa Francesco alimenta nei cattolici credenti, ma anche in altri grande fiducia per l' avvenire della Chiesa e dell' Umanità, da molti italiani si nutre una minima speranza che negli Eletti al NuovoParlamento scenda non dico lo Spirito Santo (sarebbe l' impossibile) ... ma almeno un po' di buon senso ... senza abbandonarsi allo "spirito di vendetta e di assoluta contrarietà ... e di altezzosa superbia".
Ma non sarà così.
Intanto, tra una pioggerella e un rasserenamento vi lascio e vado a far legna.
A risentirci presto.
mercoledì 13 marzo 2013
Umile intuizione
Dopo l' elezione del nuovo Papa "Francesco" mi permetto di rimandarvi a un mio post, umilmente quasi profetico, del 14 febbraio dal titolo "A meno che ...", che potrete rintracciare immediatamente cliccandovi sopra.
Grazie
Grazie
I tempi dell' attesa
Questi sono tempi in cui gli italiani sembrano essere in attesa. Quasi tutti attendono che dal comignolo esca il fumo bianco ad annunciare che è stato eletto il nuovo papa e di sapere chi sia. Molti attendono di sapere se si farà un governo e chi lo potrà fare. Altri sono curiosi di sapere cosa di nuovo dirà Grillo e come lo dirà. Tanti sono già in attesa di sapere chi prenderà il posto di Napolitano ... o cosa accadrà al Cavaliere a Milano. Ci sono tanti che un pò più terra terra sono in attesa di conoscere che tempo farà domani ... o chi vincerà il campionato. C' è anche chi attende che qualcuno lo chiami a lavorare ... o chi fa gli scongiuri perchè non arrivi qualche lettera in cui è scritto che c' è qualcosa da pagare. C' è anche chi s' accontenta di poco pur di campare ... e vive tranquillamente.
martedì 12 marzo 2013
Antichi percorsi
La nostra, da sempre terra di passaggio, è ricca di tantissimi percorsi che nel corso dei secoli l' hanno messa in collegamento da un lato con i valichi appenninici e dall' altro con Pontremoli e il mare. I rovi e altre sterpaglie li nascondono alla vista. Ma se ci si prende la briga di dare una ripulita compaiono delle opere che ancora ci meravigliano.
lunedì 11 marzo 2013
Tentazioni montane
Dopo giorni (e notti) di pioggia, con l' amico Benito abbiamo tentato di risalire i nostri monti per renderci conto delle reali condizioni della strada che sale al Pian della Faggiola, e anche per recuperare quell' energia interiore che solo i monti e la natura sanno donare. Non siamo riusciti ad andare oltre Uciòn poiché nei pianori e nelle zone esposte a settentrione la neve cominciava ad essere alta e oggi particolarmente viscida e impercorribile. D' altronde le gomme della jeep erano di tipo misto e, quindi non del tutto adatte per simili percorsi.
Molti i sassi che abbiamo tolto e i rami caduti sulla strada. Ma anche alcuni paesaggi non sempre ripronobili.
Vi faccio vedere qualche foto:
Molti i sassi che abbiamo tolto e i rami caduti sulla strada. Ma anche alcuni paesaggi non sempre ripronobili.
Vi faccio vedere qualche foto:
Partendo dal paese, oltre il Madro verso gli Orti di Gurpòn.
Prossimi al punto di visuale della Fontana di Preda
Un' occhiata verso la Catena dell' Orsaro, sempre col cielo piuttosto cupo.
Poi la neve s' alza di livello quando siamo a Uciòn
Che si fa? Interrompiamo le orme ...
... o torniamo indietro?
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