sabato 31 dicembre 2011

2012 ::: AUGURI

Per l'anno che finisce e il nuovo che sta per arrivare


AUGURI



venerdì 30 dicembre 2011

Microstorie appenniniche

Tra i ricordi della mia infanzia è rimasta ben viva la "Strenna di Capodanno". Una tradizione molto antica voleva che i bambini, allora numerosi, riuniti in gruppi a seconda dei caseggiati (Cà) di appartenenza, la mattina del primo dell'anno si presentassero alla porta di tutte le famiglie del paese a fare gli auguri per quel giorno e per tutto l'anno. Si presentavano con un sacchetto, generalmente di canapa, confezionato dalle mamme o dalle nonne appositamente per quell'occasione, dove venivano depositati i doni. In tutte le case si mettevano da parte per offrirle ai piccoli auguranti noci, nocciole, mele, prele, ma anche un mandarino o qualche caramella. I bambini erano felici per i doni che ricevevano e gli adulti ugualmente per la gioia che riuscivano a donare. Come si può vedere ci si accontentava di doni semplici, ma molto utili. Specialmente per i bimbi e le famiglie che possedendo poca terra avevano pochi frutti.

giovedì 29 dicembre 2011

Tra speranza e realismo

Molti tra noi montanari si stanno rendendo conto di come economisti di primo piano dirigono e dirimano politiche economiche attinenti il cognome che portano e di cui vanno molto orgogliosi (a parole, ma non nei fatti). Molti sanno come la maggior parte dei cognomi più diffusi derivi da soprannomi o da toponimi. Quindi in alcuni paesani d'altura è stata coltivata una minima aspettativa per iniziative corrispondenti a nomi gloriosi portati dai potenti ... favorevoli ai monti e alla loro gente. Però senza farsi illusioni, intendiamoci; consapevoli di quanto i nostri vecchi, forse più poveri di noi, ma anche più ricchi difronte alla vita e alla filosofia che essa impone, con molto realismo hanno tramandato: "Il muratore rifa il tetto agli altri e non ha tempo per il suo; il calzolaio lascia i figli con le scarpe bucate,  il sarto non porta le mutande ... camminare sui monti è più faticoso che camminare nel piano ... chi ha la pancia piena non pensa alla vuota ... Tristezza e guai a quell'uccello che è nato in una cattiva valle ... il peccatore per prima cosa vuol far credere agli altri di essere un santo ... ", e ce ne sarebbero molti altri.

mercoledì 28 dicembre 2011

Commenti al mercato

Stamattina ho fatto un salto al mercato cittadino, non perché dovessi comprare qualcosa di particolare, ma tanto per fare un giro. Scambiando alcune chiacchiere con amici e conoscenti, ma anche ascoltando acquirenti di passaggio e commercianti, indovinate qual è stata la parola più usata. Non si può sbagliare. Dopo l'esordio con le frasi abituali "come va ... tutti bene?", è emersa subito "la crisi". Per adesso soprattutto a parole ... ma poi con l'anno che verrà ....
Diciamo che ognuno ha dato la sua spiegazione. Qualcuno stava suggerendo qualche ricetta per la soluzione quando è passato un paesano un pò vecchietto che ha detto a voce alta: "Sì, col sorriso e con il pianto ci stanno prendendo tutto quanto". Chissà a chi alludeva o a che cosa. Fatto è che i discorsi si sono dirottati sul capodanno.

martedì 27 dicembre 2011

Curiosità demografiche

Nell'anno del censimento voglio mostrarvi i dati (ufficiali) della popolazione presente e censita 100 anni fa e 50 anni fa nei comuni della Lunigiana.
Il primo dato si riferisce al censimento del 1911 e il secondo a quello del 1961.
Aulla: 7168 - 10160
Bagnone: 7021 -4545
Casola: 3207 - 2466
Comano: non ancora comune - 1444
Filattiera: 4378 - 3785
Fivizzano: 17566 - 13548
Fosdinovo: 6777 - 4481
Licciana N. 4778 - 4867
Mulazzo: 5921 - 3887
Podenzana: 1866 - 1571
Pontremoli. 15157 - 12603
Tresana: 4688 - 3217
Villafranca. 4671 - 4924
Zeri: 4390 - 2835
Spero di aver fatto cosa gradita. Ciao

Percorrendo l'ippovia

Percorrendo a piedi l'ippovia francigena insieme a Benito, oggi pomeriggio nel Guasto in prossimità del "Lago dl'Alvira", ci siamo imbattuti in un esemplare di airone cinerino che si stava godendo il sole e si è lasciato fotografare prima di spiccare il volo. Eccolo:

lunedì 26 dicembre 2011

E la neve?

Molti si chiedono come mai i nostri monti siano ancora senza neve, fatta salva una vera e propria 'spolverata' dell'altro ieri. Non è una novità. Ricordo ad esempio come nei primi giorni di gennaio 2007 la situazione fosse simile a quella attuale. Perché lo ricordo? Perché tra capodanno e l'epifania mi trovavo con pochi altri amici a ripristinare un 'antica strada oltre quota 1300. Un giorno si lavorava nella nebbia e l'altro con un bel sole. Faceva più caldo di ora e di neve non ce n'era assolutamente, neppure sulle vette (le foto lo confermano). Nei proverbi dei nostri vecchi i tempi della neve si ritrovano a cavallo tra la fine di gennaio e i primi di febbraio. Anche il 1984 fu un dicembre simile a questo. Poi il 6 gennaio del 1985 cominciò a nevicare e di neve ne venne così tanta, come anche il freddo intenso e lungo, che quell'anno è passato alla storia.