venerdì 7 febbraio 2014

Ad Aulla ...

Questa mattina nella sala consigliare del comune di Aulla si è tenuto un convegno organizzato dalla Regione Toscana su "Banca della terra: nuove opportunità di lavoro in agricoltura e tutela del territorio" che ha visto l' illustrazione di una bozza alla vigilia dell' applicazione del regolamento per l' uso dei terreni abbandonati ed incolti, così come previsto dalla legge regionale 80 del 2012.
Nei diversi interventi sono stati chiariti molti aspetti della normativa, dei settori di applicazione, delle necessarie iniziative imprenditoriali e del conseguente impegno di risorse economiche.
E' ovvio che imprenditoria agricola e salvaguardia del territorio dai dissesti idrogeologici sono strettamente legati tra di loro, e poiché la maggior parte dei terreni incolti lo sono diventati perché il reddito prodotto non era certamente adeguato ai tempi, si capisce che senza un intervento finanziario degli enti istituzionali preposti alla tutela territoriale, pur con i lodevoli intenti legislativi, si andrà poco lontano. In tal caso, come riconoscevano molti partecipanti tra il pubblico, il rischio sarà quello di aver creato un nuovo carrozzone di cui beneficerà soltanto, o quasi, l' apparato burocratico. Noi speriamo nel seguito migliore.
N.B. I terreni boscati ed altri specifici  non rientrano nella regolamentazione.

giovedì 6 febbraio 2014

Se il sole

Se dopo essere scomparso per lungo tempo il sole torna a illuminare e a riscaldare i nostri luoghi anche per una sola parte del giorno, tante cose sembrano rigenerarsi positivamente nei vari ambiti della natura: la vegetazione, gli animali, gli esseri umani ( fuorché "quelli che rimangono chiusi nei soliti palazzi e che continuano ad agire come se il mondo che li circonda fosse sempre uguale"). Una giornata di sole o anche una minuzia cosa può valere? Provate a farcene caso ovunque voi viviate e ve ne accorgerete.




mercoledì 5 febbraio 2014

Un enigma o ...

Un enigma o qualcosa di molto più accessibile agli esperti? Ecco un reperto gelosamente conservato da un caro amico che abita in un edificio storico del nostro Appennino.


martedì 4 febbraio 2014

Passando da un lavoro ...

Ho trascorso la giornata passando da un lavoro ad un altro a seconda delle condizioni del tempo o di altre necessità. Così, con la nebbia che stamattina avvolgeva il nostro Appennino, mi sono mosso nei dintorni per verificare la consistenza di ricerche documentali. La stessa cosa ho fatto al sopraggiungere del buio. Ma quando il tempo s' è ripreso mi sono dedicato con risultati da ritenere soddisfacenti ai lavori possibili nei campi intorno alla casa. Altri spezzoni l' ho dedicati a riguardare e ripensare alle opere cui stiamo lavorando, più o meno ciò che farò fino a quando andrò a letto.

lunedì 3 febbraio 2014

Una voce da lontano

Questa sera metto nel post una riflessione interessante che l' amico Fabio Tonelli, figlio di Succisani emigrati a suo tempo nella Capitale dove vive, mi ha inviato manifestando il suo piacere di farla conoscere al pubblico che segue questo blog. Ed io lo accontento volentieri.

L’UTOPIA REALE 
Ritorno sempre molto volentieri nel mio paese d’origine e quando non lo
posso fare fisicamente, lo vivo nell’immaginario.
Ripercorro così le strade del mio paese,entro nelle stanze della mia bella
e vecchia casa,rivedo i gesti dei miei nonni, le loro fatiche, i loro volti con-
sumati dal tempo e dal sole, sento l’odore degli animali ed il profumo dei
funghi. L’emigrazione ha profondamente segnato la nostra regione ed i
suoi figli, nelle nuove destinazioni, hanno sempre cercato di dare il meglio
di se’, non risparmiandosi mai.
Hanno fortemente voluto e perseguito l’evoluzione culturale e sociale.
Questa storia, fin troppo amara, la conosciamo bene, ma ora credo siano
emerse le condizioni affinché questo fenomeno sociale possa essere argi-
nato per poi tentare di invertirlo. Esse riguardano per esempio la creazione
e lo sviluppo delle nuove industrie basate sulle energie verdi, la scadente
qualita’ della vita offerta oggi dai grandi e medi centri urbani, le professio-
nalita’spesso elevate, le esperienze acquisite in molti settori dell’economia
in Italia ed all’estero. Non e’ giusto vivere di soli ricordi,di antichi sapori,
di belle sagre estive ma occorre tendere al futuro. Illuminati saranno quegli
amministratori della cosa pubblica che riusciranno a conciliare queste ed
altre possibilità di sviluppo sinergicamente, rinunciando ad ogni tipo di rivalita’ 
e concorrenza e ponendosi come unico fine il bene delle popo-
lazioni e del territorio.
A tutte queste persone desidero ricordare che il nuovo e’ arrivato, che è
pronto a dare nuovo benessere se opportunamente impiegato.Voglio al-
tresì ricordare le parole del barone valdostano Marcel Bich, secondo il
quale la gente di montagna si adatta meglio al nuovo, per merito della sua
grande versatilità creata dalle più diverse necessità ambientali.
FABIO TONELLI

domenica 2 febbraio 2014

Minuzie sportive

Per coloro che ancora non lo sanno rendo noto che il Vallicisa oggi ha vinto la partita casalinga col Vorno per 2 a 0 e l' Aullese, che era sola in testa alla classifica, ha perso ed è stata raggiunta dalla Pontebuggianese. Va detto anche che il Vallicisa e la stessa Aullese hanno disputato una partita in meno in quanto rinviata per nubifragio e che la partita sarà recuperata mercoledì prossimo alle ore 20,30 allo stadio Lunezia di Pontremoli.
Dunque, tutto è ancora da vedere o, meglio, da giocare. Ciao ciao e buona cena.

sabato 1 febbraio 2014

I giorni scorrono

I giorni scorrono tra nebbie, acquazzoni, neve in alta quota, allerte e allarmi, smottamenti, frane e inondazioni ... e un grande chiacchierare, specialmente in televisione. Ma cosa si fa realmente per il territorio? Quante risorse vi sono state impegnate e in che modo? Tolte le emergenze quasi a ripetizione, cosa si fa per la tutela e la sicurezza dei luoghi e della gente che ci vive?
Noi crediamo che non sia necessario richiamare il celebre verso manzoniano " ai posteri l' ardua sentenza". La risposta è quasi certamente sulla bocca di tutti ed è ovvia. Di tutti fuorchè di quelli che non vogliono guardare e sentire e, invece, imperterriti si preoccupano soltanto di parlare e far parlare di se stessi.
"Gente cieca che non si sta accorgendo che siamo con un piede nella fossa".