giovedì 22 marzo 2012

Sculture naturali

Probabilmente qualcuno riconoscerà il nome e il luogo in cui la natura si è divertita a creare la figura bizzarra che ha scolpito e che io vi mostro.


1 commento:

  1. L’etimo alquanto evocativo dei Salti del Diavolo è da ricondurre ad una leggenda valligiana che vede in questi scoscesi speroni di roccia le tracce lasciate dalla fuga precipitosa del diavolo alla vista di una piccola croce ostentata da un santo eremita locale. Questo eremita aveva raggiunto Cassio e si era costruito una capanna di foglie e fango, si nutriva con frutti di bosco e di offerte che i pastori locali gli lasciavano, pregava molto e il Signore ne era contento, meno il diavolo, così una sera all'imbrunire si trasformò in una bella e giovane fanciulla e provò a tentare il ragazzo. L'eremita non voleva farsi tentare da tanta bellezza e si ricordò di una croce che gli aveva dato sua madre prima di partire. Puntò la croce verso la ragazza e lei riprese le sembianze da diavolo. Il mattino seguente i contadini notarono queste punte di roccia tra Cassio e Ravarano. Pensarono che i solchi fossero le unghiate del diavolo. Da allora quelle rocce presero il nome di Salti del Diavolo.

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