Sulla riforma del lavoro e sull'articolo 18 se ne sono sentite e si continua a sentirne di tutti i colori. "Risolverà il problema dell'occupazione e del lavoro". "Non risolverà nulla, anzi ci sarà qualche diritto in meno".
In realtà, lontano dai megafoni mediatici, molti cominciano a chiedersi cosa si nasconda dietro questo 'polverone'. Sì, perchè appare sempre più chiaro che il problema di cui tanto si discute sia una minuzia poco più che insignificante difronte al problema vero del lavoro, soprattutto giovanile che non c'è, e a tante decisioni legislative prese di recente che ci stanno (queste sì) quasi soffocando. D'altronde la storia insegna che davanti a situazioni difficili o decisioni pesanti per l'impatto popolare si è cercato di sviare, o depistare, l'attenzione e la vigilanza della gente. Un dato che sembra sempre più certo è, scomodando la saggezza degli antichi e dei nostri avi, che "spolpata la preda tutti insieme, si bisticcia, o si fa finta, per vedere a chi toccheranno le ossa".
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