sabato 4 febbraio 2012

Il gelo

 Il gelo continua imperterrito; non è certo una novità né per noi di questa parte dell'Appennino, né per il resto d'Italia o d'Europa. Dunque non vogliamo spettacolarizzare questo fenomeno naturale; tuttavia non si possono passare in sott'ordine i problemi che sta producendo. Oltre alle comuni difficoltà inerenti alla maggioranza di una popolazione non più giovane che abita i nostri paesi e ai disagi che la montagna di per sé comporta, sono le bassissime temperature, costanti nell'arco della giornata, a causare problemi e danni a innumerevoli famiglie rimaste senza acqua calda o fredda o senza riscaldamenti. Per fortuna, a temperare l'aria, quasi in ogni casa di origine contadina c'è ancora una stufa a legna alla quale nessuno se l'è sentita di rinunciare.

Quando la neve copre la terra e il gelo si fa pesante è facile vedere animali selvatici vicino le case, certamente in cerca di cibo e di riparo. In questi giorni stormi assai numerosi di uccelli, in particolare passeri e pettirossi , ma anche cornacchie, vengono a mangiare insieme ai volatili da cortile; e fuori dei recinti si notano orme di volpi e altri predatori. D'altronde tutti hanno il diritto naturale di nutrirsi per non morire di fame! Mi diceva un amico, giusto oggi pomeriggio, che due pipistrelli, ai nostri tempi piuttosto rari, ieri sera hanno fatto diversi tentativi per introdursi in casa. Una volta non era difficile vederli ripararsi al caldo delle stalle. Meno male che fino a pochi giorni fa c'era chi esprimeva pareri del tipo: " Il freddo e il gelo di una volta non vengono più!"; " Ormai l'inverno è quasi finito!". Sì, col cavolo! ... Gli animali non hanno il cappotto, il piumone o i termosifoni nei loro rifugi e il loro comportamento ci informa che l'inverno c'è ancora.

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