martedì 14 febbraio 2012

Blizzard

Sulla tempesta meteo che ha investito il nostro Paese mi permetto di inserire nel blog una mia modestissima poesia.
 
Blizzard

E’ la tempesta estrema
o forse l’illusione.
Giunge come
un barbaro dal nord
alla conquista
di una nuova terra.
Sferza i crinali
le pianure le valli
e le loro creature,
ferisce le guance
ed ogni arto
portandovi dolore.

E’ il ritornello della neve
ormai passata
che riviene.
Solleva la tormenta
e la sospinge
in ogni dove:
nelle fessure della terra
negli angoli
nascosti delle case
nei crocicchi delle vie
nei vicoli dei borghi
in ogni casolare.

O in quelli
meno in vista
che stanno
dentro il cuore.

Blizzard
accumula la neve
e ne fa dune,  
la ritoglie
e la solleva.
Pare divertirsi
in un vortice
nebbioso che acceca.
A mezzogiorno
concede di vedere
in trasparenza
anche il sole.

A mezzanotte
le tenebre si avvolgono
a spirale col sibilo
del vento che le scuote.


E’ il brivido del gelo
che entra  nelle membra
e sfianca
ogni creatura
che vive sulla terra
e ci si nutre.
Poi concede
una tregua
o una parvenza
e di nuovo assale
con improvvisa
violenza … inusuale.

Blizzard
è un morbo acuto
che morde e incalza
violento aggressivo
tempestoso …
che ci vuole demolire.
Ma ogni volta
che sta per sopraffarci
qualcosa in noi
ormai esausti
si scuote e si ribella
spingendoci alla sfida.

Si comincia allora
come tante altre volte
a ritrovare la forza
di lottare per la vita.

Inedita in Nuova raccolta di poesie di Gino Monacchia

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