martedì 10 gennaio 2012

Viaggiando si impara

Viaggiando si possono imparare tante cose e vedere come vanno le cose oggigiorno. Sempre che si sia sostenuti dalla necessaria curiosità e si abbia la voglia di guardarsi intorno. Io sono montanaro e camminando spesso in mezzo ai boschi o nei campi abbandonati, nei prati rivoltati dai cinghiali, in vecchie mulattiere lastricate, contornate da muri a secco, in sentieri in cui sono passato a dir poco mille volte nell'infanzia o in gioventù e di cui avevo e ancora ho impresso nella memoria la forma di un sasso o una radice storta, provo sempre un fascino profondo, un sentimento di ammirazione per i nostri avi, per le fatiche immani, per la fede che li ha sostenuti. "Qui in questo campo, circondato da questi muri per salvare il raccolto, ci seminavano la segale, l'orzo o le patate ... Nei momenti duri si toglievano la fame ... e ne davano pure a quelli che abitavano in città". Quante volte mia madre, i vecchi cari amici del paese me l'hanno detto! "In tempo di guerra hanno salvato noi e quelli della Valle!".
Ora si percorrono chilometri e chilometri tanto in Lunigiana come in vaste zone della Pianura senza vedere un campo coltivato. Anche in molte zone dove numerose erano le stalle, i caseifici e gli allevamenti di maiali pare esserci il deserto. Che sia questo il progresso!

1 commento:

  1. Caro amico Gino,ora ti devo contradire perchè se te vieni dalle mie parti da livorno verso grosseto
    o verso il pisano ti posso assicurare i campi solo tutti lavorati di ogni ben di Dio dai vigneti
    oliveti ed ortaggi di ogni genere è difficile trovare campi abbandonati,;E chiero che l agricoltura non è intesa come quella di prima con le mucche o gli asini ora è tutta un altra cosa,era bello quello di prima o di ora quella è un altra cosa.Ci sarebbe da parlare per un giorno intero,ma non mancherà il momento,a presto speriamo presto by bruno

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